Alex erhält Vertrag bei den Eisbären
Eisbären Berlin, è realtà il sogno di Alex(...)
Il ventenne talento di Laives ha firmato un biennale con il team campione di Germania
(dal quotidiano Alto Adige - 23.7.2013) di Michele Bolognini
BOLZANO «Ich bin ein Berliner». Il sogno hockeistico di Alex Trivellato, 20 anni, nato e cresciuto a Laives, sta diventando realtà. La sua carriera, iniziata in Alto Adige e proseguita sin dall�adolescenza in Germania (Kaufbeuren ed Eisbären a livello junior, FASS Berlin in Oberliga), è a una svolta epocale e per certi versi clamorosa. Lo rivela lui stesso, con la voce che quasi trema per l�emozione di un passo che, partendo dall�Italia, nessuno ha mai fatto.
Trivellato, sentiamo la novità�
«Ho firmato un contratto di due anni con gli Eisbären Berlino, la squadra campione di Germania in DEL. Non mi sembra vero».
Comprensibile: assieme a Thomas Larkin (Columbus Blue Jackets), Diego Kostner (Lugano) e Andreas Bernard (SaiPa Lappeenranta) lei è il meglio dell�hockey italiano da esportazione. Ci racconti come è andata.
«Dopo la buona stagione in Oberliga mi stavo guardando attorno per cercare una sistemazione in Germania. Una cosa molto difficile, visto che ormai non sono più junior e �occupo� il posto di uno straniero. Ho anche cambiato agente, e lui mi ha procurato un contatto con Dresda, formazione della Bundesliga, la serie B tedesca».
A quel punto?
«A quel punto è intervenuto il manager degli Eisbären (Peter John Lee, ndr) che ha bloccato l�operazione. Mi ha offerto un contratto biennale, perché vuole tenermi sotto stretta osservazione».
In concreto, cosa significa?
«Che farò la preparazione con i campioni di Germania, compreso il prestigioso European Trophy, il torneo estivo con squadre svedesi, finlandesi e ceche. Se farò bene avrò subito la chance di far parte a tempo pieno degli Eisbären».
In caso contrario?
«Si riaprirebbero le porte dei Dresdner Eislöwen, in Bundesliga. La decisione verrà presa a metà settembre, e se anche le cose dovessero andare male potrei avere una seconda chance a dicembre. L�attestato di stima è davvero grande».
Cosa si prova, a 20 anni, a firmare un contratto da professionista con una delle squadre più importanti di Germania (tre titoli consecutivi) e d�Europa?
«Una soddisfazione enorme. Quando la settimana scorsa sono stato in sede a firmare il contratto mi sono passati davanti agli occhi tutti i sacrifici fatti per arrivare fin qua. La lontananza da casa a dire il vero non mi è mai pesata più di tanto, ma con la bandierina italiana a fianco del proprio nome non è facile riuscire a imporsi nell�hockey su ghiaccio internazionale».
Quante chance pensa di avere di restare subito in pianta stabile negli Eisbären?
«Non pochissime, ritengo, e dipende tutto da me. Attualmente a roster siamo 8 terzini, ne arriveranno un altro paio, ma per un campionato come la DEL, e per una squadra ambiziosa come Berlino, c�è bisogno di una rosa molto ampia».
Mai pensato di tornare indietro? In Italia, intendo�
«Ci sono andato abbastanza vicino poco prima di firmare il biennale con gli Eisbären. Mi ha cercato l�amministratore delegato del Bolzano Dieter Knoll, e devo dire che l�ipotesi di disputare la EBEL mi attirava. Un�occasione come quella che mi sta capitando, però, non potevo lasciarla sfuggire: è sempre stato il mio sogno».
Adesso si gode le vacanze?
«Non proprio. Ho fatto in tutto tre settimane di stop dopo il termine della scorsa stagione, poi ho sempre continuato a lavorare: a secco e sul ghiaccio, qui a Berlino. La preparazione precampionato è già iniziata e mi sto allenando con tutti i giocatori tedeschi: io sono l�unico straniero».